Calabroni ed altre “bestie mai viste”: storie di ordinari equivoci entomologici

Pubblicato in data: 23 luglio 2015

di Francesco Fiorente

L’estate, si sa, è la stagione in cui basta un nonnulla per saltare sulla sedia, terrorizzati dall’essere stati sfiorati o apparentemente puntati dall’insetto “killer” di turno.


Questa volta pare sia toccato anche all’ex portiere della Nazionale di calcio, Luca Marchegiani, attualmente commentatore per l’emittente satellitare Sky.
Durante un collegamento, viene “attaccato” da un “calabrone” che non consente il tranquillo svolgimento dell’intervento del commentatore. Nessuna conseguenza fortunatamente ed una buona dose di ilarità.
Naturalmente dal video risulta alquanto difficile individuare con estrema certezza se si trattasse o meno di un vero calabrone (Vespa crabro) oppure di uno di quella miriade di insetti che spesso viene additato come tale e quindi subito individuato come un’estrema minaccia da risolvere a colpi di insetticida spray.
Sono, infatti ,molti gli insetti che spesso vengono confusi con altri insetti ben più temibili. Intanto le comunissime ed utilissime api spesso sono indicate come vespe (e viceversa) con estrema facilità. 
Spesso la Xylocopa violacea (nel suo nome scientifico viene di fatto indicata anche la colorazione, ben diversa dal giallo/arancio/marroncino del calabrone), anche detta ape legnaiola, viene indicata come un rumoroso calabrone alla ricerca di guai, quando trattasi più semplicemente di un cugino solitario delle api e delle vespe stesse ma certamente più bonaccione e dall’importanza ecologica importantissima (è un impollinatore al pari delle api).
Gli stessi bombi (Bombus terrestris), dal curioso “ciuffo” bianco nella parte terminale dell’addome, sebbene più grandi e rumorosi delle api non sono calabroni o vespe e sono importanti impollinatori.
Non per ultimo, bisogna ricordare anche la grandissima confusione creata nel trattare l’argomento “calabrone killer”, con il quale alcuni sprovveduti media tendono a definire insetti che certamente destano delle preoccupazioni ma che in realtà non sono quello che sembrano.

Chiariamo: se per “calabrone killer” si intende il calabrone gigante asiatico (Vespa mandarinia) che recentemente avrebbe anche causato dei morti in Francia, sarebbe opportuno indicare che questo insetto non è neanche presente in Europa e che la faccenda descritta ha i sapori di un’ottima bufala (e purtroppo non parliamo della mozzarella). E’ invece presente in Italia e sta dando non pochi grattacapi agli apicoltori piemontesi e liguri la Vespa velutina, anch’essa originaria del sud-est asiatico e segnalata già nel 2004. 
La velutina differisce dal calabrone comune per dimensioni (è leggermente più piccola, circa 3 cm) e per altri particolari anatomici (tra cui la colorazione del corpo). Essa rappresenta una serie minaccia per l’apicoltura, essendo un attivo predatore di api, azzerando l’attività di volo e di deposizione delle uova delle colonie di api stesse.

Fonte:
Il Fatto Quotidiano
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/07/02/calcio-marchegiani-infastidito-da-calabrone-sono-sotto-attacco-di-queste-bestie/390517/