Valutazione dei rischi da utilizzo di rodenticidi

Di Alberto Baseggio

UTILIZZO DI RODENTICIDI IN UN’ABITAZIONE PRIVATA

Se impieghiamo rodenticidi non protetti un animale domestico (cane, gatto ma a volte anche uccelli, o ricci) si può intossicare gravemente e giungere alla morte. Un cane di piccola taglia può morire se ingerisce una singola esca rodenticida a base di brodifacoum o di flocoumafen.

Specifiche Ordinanze del Ministero della Salute vietano espressamente l’impiego di esche rodenticide libere e sanciscono che le operazioni di derattizzazione in luoghi pubblici devono essere eseguite da Ditte specializzate.
Le esche devono essere collocate e ancorate all’interno di contenitori protetti, con chiusura a chiave e fissati a terra o a strutture (ad es. pluviali, paletti, sostegni di staccionate, …)

Quando impieghiamo esca rodenticida nei tombini o nelle vasche biologiche l’elevata umidità porta ad una rapida perdita dell’appetibilità e allo sviluppo di muffe.
Le esche non vengono consumate dai ratti e nel tempo possono inquinare l’ambiente.

Per le fognature e per gli ambiti umidi è opportuno impiegare esche che contengono paraffina in modo da prevenire la rapida perdita di appetibilità. Le esche paraffinate (solitamente in blocchetti) spesso possiedono un foro centrale che permette fissarle all’interno del tombino con del filo metallico. Ciò evita il trasporto dell’esca lungo le condotte e le mantiene ad una corretta altezza dall’acqua (circa 15 cm).

Maneggiando le esche si imbrattano le mani, spesso infatti le esche contengono sostanze oleose, e vi è il rischio di assorbire il principio rodenticida attraverso la pelle.

Impiegare guanti in neoprene (o in latice naturale) per la manipolazione delle esche.
Non riutilizzare i guanti per impieghi differenti.

Le esche rodenticide sono state erroneamente lasciate in un luogo raggiungibile, un bambino ne ha presa una o più di una , la ha toccata a mani nude e si è messo le mani in bocca. Nel timore di gravi conseguenze si è deciso per il trasporto al pronto soccorso.

Conservare i prodotti rodenticidi in un armadietto chiuso a chiave in un locale dove non siano contenuti alimenti (garage, cantina, ripostiglio).
Portare al pronto soccorso la confezione delle esche rodenticida.
NOTA BENE: attualmente tutte le esche rodenticide prodotto in EU devono contenere una sostanza molto amara (denatonio benzoato) che ha lo scopo di rendere molto improbabile l’ingestione delle esche da parte delle persone.
Se correttamente dosato il denatonio benzoato non è percepito da topi e ratti.

UTILIZZO DI RODENTICIDI IN UN CONDOMINIO

Un condomino si è reso disponibile ad effettuare il trattamento di derattizzazione

Il singolo condomino non può effettuare trattamenti per aree comuni in quanto possono essere effettuate solo da ditte regolarmente iscritte alla Camera di Commercio. La legge di riferimento è la n° 82 del 1994.

La ditta di disinfestazione ha effettuato un intervento ma i contenitori di sicurezza sono stati danneggiati e alcune esche sono fuoriuscite.

Isolare per quanto possibile la zona, chiamare immediatamente la Ditta che provvederà alla raccolta e rimozione delle esche e alla collocazione di nuovi erogatori, scegliendo modelli più robusti.

NOTA
Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo i riferimenti legislativi a cui le ditte che operano servizi di derattizzazione devono attenersi in merito alla tutela della salute del proprio personale, delle persone che abitano e lavorano nelle aree ove la ditta è chiamata ad intervenire.
Desideriamo piuttosto richiamare l’attenzione su episodi accaduti nella pratica quotidiana degli interventi di disinfestazione e derattizzazione, così come descritti da chi ha “subito il danno” o da chi, spesso inconsciamente, lo ha creato.