ISS – Parere su “Disinfezione degli ambienti esterni e utilizzo di disinfettanti su superfici stradali”

Pubblicato in data: 19 marzo 2020

di Alessandro Maria Di Giuliologo

In considerazione delle attività che numerose hanno messo in campo per la disinfezione delle strade pubbliche, l’Istituto Superiore di Sanità ha formulato un parere in data 17 Marzo 2020 avente per titolo “ Disinfezione degli ambienti esterni e utilizzo di disinfettanti (ipoclorito di sodio) su superfici stradali e pavimentazione urbana per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2”.

Si riportano quindi alcune parti salienti del documento :
In merito al lavaggio (pulizia con detergenti) e la disinfezione stradale e delle pavimentazioni urbane su larga scala, mentre si conferma l’opportunità di procedere alla ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali (assicurando tuttavia di evitare la produzione di polveri e aerosol), la disinfezione risulta invece una misura per la quale non è accertata l’utilità, in quanto non esiste alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione. Esistono invece chiare evidenze che la trasmissione dei coronavirus incluso SARS-CoV-2,avviene attaverso contatto stretto tra un soggetto suscettibile e un soggetto infetto o con superfici/oggetti contaminati nelle immediate vicinanze o usati da quest’ultimo.

In altre parti del mondo sono stati sollevati dubbi relativamente alla pericolosità della sostanza. Infatti l’uso di sodio ipoclorito, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi, per la disinfezione delle strade potrebbe essere associato ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente esposizione della popolazione. Il sodio ipoclorito, in presenza di materiale organici presenti sul pavimento stradale potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogene. La disinfezione delle strade con questi prodotti non dovrebbe essere pertanto condotta di frequente ma una tantum evitando l’esposizione della popolazione durante l’applicazione. Non è possibile comunque escludere la formazione di sottoprodotti pericolosi non volatili che possono contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile.

A livello nazionale, l’ARPA Piemonte si è recentemente pronunziata negativamente in merito alla possibilità di procedere a una disinfezione delle strade con ipoclorito considerando questa pratica dannosa per l’ambiente.

Anche i sistemi e le procedure di utilizzo dei prodotti disinfettanti potrebbero comportare dei rischi. Una applicazione localizzata, sebbene su ampie superfici quali strade, muri, etc, tramite lancia o pompe a trigger, anche se hanno un impatto minore sulla salute umana rispetto ad una diffusione mediante atomizzatori con un maggiore impatto da rischio inalatorio per gli operatori professionali e la popolazione, non consentono di escludere la formazione di sostanze estremamente pericolose.

In conclusione ad oggi, sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili, non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti. Tali procedure hanno inoltre implicazioni logistiche ed economiche da considerare, in assenza di reale beneficio nel controllo dell’epidemia da SARS-CoV-2.

Le norme igieniche adottate ed emanate dalle disposizioni sul COVID –19 permettono di escludere altri rischi derivanti da superfici stradali che, ad oggi, non risultano implicate nella trasmissione del COVID-19”.

Quindi il concetto che vuole far transitare l’Istituto Superiore di Sanità che il nemico, cioè i COVID-19, vive con noi, nelle goccioline che diffondiamo con i nostri starnuti, sulle superfici che contaminiamo con esse e che trasmettiamo con le mani. E’ qui che dobbiamo combattere, stando a distanza e isolati. Le superfici che dobbiamo detergere e disinfettare sono le mani, le maniglie delle porte e delle finestre, le superfici del bagno, superfici di lavoro, cellulare, tablet, PC.  Queste si che vanno disinfettate ed anche frequentemente, nelle strutture sanitarie, negli uffici, nei mezzi pubblici ma anche a casa.

Leggi tutto il parere dell’ISS:
ParereISSlavaggiostradeDAMSACNSC