Gli artropodi infestanti in autunno
di Luciano Toma– aggiornamento Alessandro Maria Di Giulio
Ottobre è un mese che sembra ricordarci l’estate ormai trascorsa e l’avvicinarsi dell’inverno. Se ciò è vero, è anche vero che le stagioni stanno mostrando caratteristiche diverse dal recente passato, sia in termini di durata sia in termini di temperature e di intensità degli eventi meteorici. In Italia, le regioni centrali, meridionali e insulari in autunno (soprattutto in ottobre) sono interessate da una sorta di seconda primavera che quest’anno è ancora più evidente e mantiene ancora in attività flora e fauna. Questo riguarda anche gli artropodi infestanti che approfittano del bel tempo prima dei rigori dell’inverno che tardano a venire. Si preannuncia infatti una “novembrata” particolarmente mite. Qui di seguito vengono riportate alcune considerazioni su alcuni tra gli artropodi infestanti che ci daranno ancora fastidio.
Zanzare
Dopo il caldo torrido dell’estate, il mese di ottobre sta portando ancora temperature al di sopra della media stagionale. Questa condizione insieme alle precipitazioni avvenute negli ultimi giorni hanno determinato la condizione ideale per la proliferazione della zanzara tigre (Aedes albopictus). Infatti, soprattutto in ambito urbano le piogge hanno comportato il riempimento di contenitori di varia natura e dei tombini stradali, che rappresentano il tipico ambiente di deposizione e sviluppo larvale di questa specie. Il risultato è un aumento improvviso delle popolazioni di zanzare: della zanzara tigre nei centri urbani e della zanzara comune (Culex pipiens) sia in campagna che in città. Per quanto riguarda la prevenzione del singolo cittadino, valgono le raccomandazioni di sempre, ovvero quella di evitare la formazione di raccolte d’acqua e, ove fosse impossibile farlo, di utilizzare metodi di controllo mirati e con il minimo impatto ambientale (immissione di pesci in fontane e laghetti, uso di larvicidi biologici a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis). In ultimo, si consiglia l’uso di repellenti cutanei per ridurre in generale la possibilità di essere punti. Più che negli anni passati è importante continuare a distribuire il prodotto larvicida nei tombini in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle aree del Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli in quanto è presente il rischio di trasmissione da parte della zanzara comune del Virus West Nile.
Blatte
In questo mese anche le blatte, o scarafaggi, sono ancora attivi anche all’esterno delle abitazioni. In questo caso si tratta di un’attività che può limitarsi alla ricerca di cibo soprattutto intorno ad accumuli di rifiuti mal gestiti o in prossimità di zone particolarmente umide o nei pressi di magazzini accessibili. Per quanto riguarda magazzini e locali destinati alla distribuzione di alimenti, si possono prevenire le infestazioni rendendo inaccessibili gli ambienti interessati e le fonti di cibo. Inoltre è opportuno prevedere un sistema di distribuzione di esche tossiche (gel o bait-box inaccessibili ad animali non bersaglio) per ridurre al minimo il rischio di infestazioni durante l’inverno. Per le abitazioni vale lo stesso tipo di approccio volto a prevenire il problema. Si faccia attenzione soprattutto a chiudere in contenitori ermetici il cibo della dispensa, evitando di lasciare confezioni aperte e accessibili alle blatte.
Zecche
Anche rispetto alle zecche, il problema non scompare con l’autunno. Molte specie di zecche sono particolarmente attive proprio quando le temperature medie si abbassano rispetto all’estate e quando aumenta l’umidità ambientale. Ciò vale in particolar modo per la zecca dei boschi (Ixodes ricinus) ma anche per la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus) e simili. Quindi risulta opportuno fare la consueta attenzione durante le passeggiate in montagna, ispezionarsi frequentemente e non interrompere i trattamenti repellenti sui cani e sui gatti che frequentino anche ambienti esterni oltre a quello domestico.
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