Giugno

Pubblicato in data: 11 giugno 2019

ZANZARA…TIGRE E NON SOLO: TOLLERANZA ZERO

di Alessandro Maria Di Giulio

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L’inverno è stato lungo e piovoso ma ora il caldo si fa sentire. Secchi, bidoni e contenitori di tutti i tipi li troviamo spesso con  l’acqua che basta per far sviluppare le larve di zanzara. Nei giardini delle case private, negli orti è purtroppo ancora in uso l’abitudine di raccogliere l’acqua piovana in contenitori scoperti per innaffiare gli orti. Sono partiti i controlli e i sopralluoghi delle USL e quest’anno saranno molto rigorosi: non possiamo più permetterci di avere popolazioni di zanzare diffuse nel territorio quando già da giugno è stato riscontrato un caso di chikungunya  ad Ardea nei pressi di Roma ed in considerazione anche di quanto avvenuto la passata estate in Emilia-Romagna  dopo il picco di decessi causato dalla diffusione del virus West Nile.
La prevenzione è quindi l’arma più importante che abbiamo per contrastare la diffusione di questi virus in Italia. Il controllo e la riduzione delle zanzare è il fattore propedeutico alla riduzione del rischio di trasmissione del virus.

Cosa fare
In tutti gli orti e giardini dobbiamo eliminare tutti i contenitori che hanno acqua disponibile per la deposizione delle uova delle zanzare.

Eliminiamo quindi:
bidoni senza copertura ermetica negli orti

bidoni zanzare

 

 

 

sottovaso zanzare

sottovasi (si possono tenere se viene messa la sabbia assorbente tipo “lettiera per gatti”)

 

 

 

 


Inoltre

  • Svuotiamo frequentemente, ogni 2-3 giorni, l’acqua presente negli abbeveratoi degli animali allevati quali i cavalli e le pecore
  • Inseriamo i pesci rossi nelle vasche ornamentali
  • Per i contenitori di acqua che non possono essere rimossi come i tombini dell’acqua piovana inseriamo il prodotto larvicida che si acquista in farmacia o nei negozi di materiali per l’agricoltura con la cadenza riportata in etichetta, normalmente ogni 20-30 giorni.

Depliant Az. USL Umbria 1 Zanzara

PODIS- zanzara