Diventare Impresa DDD

Come si diventa Impresa di Disinfezione, Disinfestazione, Derattizzazione.

di Angelo Bruno Tamburro
aggiornato il 27 giugno 2016

  • Legge n° 82 del 25/01/1995 – Decreto legislativo n° 275 del 07/07/1997

Requisiti* essenziali che l’Impresa deve possedere:

  • Economico-finanziari;

  • Tecnico professionali, presenza di un Responsabile Tecnico, con rapporto di lavoro non occasionale, in possesso delle conoscenze tecniche e pratiche per l’esecuzione delle attività, e di Operatori in possesso della qualifica di Disinfestatore, conseguita attraverso corsi specifici di formazione certificati (curriculum formativo e di aggiornamento).

I requisiti e le competenze comprendono:

  1. risorse umane (competenze del personale tecnico e operativo)

  2. risorse materiali (requisiti tecnici relativi a: ambiente, strutture ed attrezzature)

  3. Disposizioni organizzative di lavoro (procedure ed istruzioni tecniche per singoli infestanti), tracciabilità dei servizi svolti, contenete informazioni sull’operatore tecnico, sui prodotti biocidi (preparati ed attrezzature) utilizzati, su tempi e modalità (documentazione da conservare almeno per 1 anno)

  4. Agenti, prodotti e sostanze attive utilizzate (biocidi, ecc.), ammesse e registrate dal Ministero della Salute.

(*) La verifica dei requisiti, da parte di un Ente pubblico, sono obbligatori, prima del conferimento del servizio, senza alcun margine di discrezionalità.

Norme principali di Qualità, Sicurezza, Ambiente, etc. del servizio, che l’Impresa Pest Control volontariamente acquisisce e documenta attraverso gli “Enti di certificazione”:

UNI EN ISO 9001:2008 “ Sistemi di Gestione per la qualità- Requisiti”

UNI EN ISO 14001:2004 “Sistemi di gestione ambiente”

UNI EN 16636:2015 “Servizi di gestione e controllo delle infestazioni (Pest Management)”

Quali attività l’Impresa deve eseguire prima e dopo la bonifica:

  • Ispezione accurata delle aree/locali infestati;

  • Acquisire informazioni riguardo comportamenti non idonei da parte di persone, presenza di animali, rifiuti, ecc., ed eventuali precedenti infestazioni e utilizzo di biocidi;

  • Stabilire le cause che hanno dato origine all’infestazione – rimozione fattori di rischio;

  • Prelievo di un campione (quando necessario) da sottoporre a classificazione tassonomica;

  • Acquisire, ove possibile una planimetria delle aree e dei locali infestati;

  • Apporre idonea cartellonistica, con le informazioni di legge, nei locali e aree da bonificare;

  • Consegnare al richiedente, scheda tecnica e sicurezza del biocida utilizzato;

  • Verificare la corretta esecuzione e il risultato della/e bonifica;

  • Al termine delle operazioni di disinfestazione, bonificare le superfici contaminate;

  • Consentire l’accesso alle aree / locali bonificati, dopo sopraluogo.

Cosa fare se la bonifica non ha dato i risultati sperati

Se i valori dei monitoraggi non hanno dato, i risultati sperati, eseguire nuovamente l’ispezione dell’area e/o dei locali infestati, evitando di tralasciare ogni fattore di rischio che ha consentito l’insediamento e la proliferazione dell’infestante.

Collegamenti a link o a schede di maggiore approfondimento

Ente Italiano di Normazione: http://www.uni.com/;

Associazione Nazionale Imprese di Disinfestazione – A.N.I.D.: http://www.disinfestazione.org/;

Codice Appalti Pubblici: http://www.codiceappalti.it;

Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC): http://www.anticorruzione.it