Gennaio

Pubblicato in data: 9 gennaio 2016

 

PROCESSIONARIA DEL PINO:
UN PROBLEMA SEMPRE PIU’ ATTUALE

di Pio Federico Roversi.

 

processionaria - larve

Nelle aree urbane e in quelle a verde attrezzato gli alberi e le altre specie ornamentali vegetano in ecosistemi caratterizzati da una semplificazione molto accentuata e spesso fortemente inospitali per le piante a causa della pressoché continua azione antropica che comporta rilevanti fattori di stress diretti e indiretti, come ad esempio drastici compattamenti del terreno, ferite ai tronchi ed alle radici, apporto di varie sostanze inquinanti. Di frequente si tratta di semplici viali alberati delimitati dal manto bituminoso e da edifici o di piccoli gruppi di piante o singoli esemplari, talvolta di dimensioni monumentali, al centro di piazze e di aiuole.

Le piante arboree, in particolare, cui sono demandate nelle città importanti funzioni, tra cui quelle di regolazione climatico-ambientale, di attenuazione dei rumori e di intercettazione di polveri e gas, sono inoltre soggette ad  attacchi di fitofagi, tra i quali si annoverano numerose specie di Lepidotteri, Insetti noti alla gran parte delle persone soprattutto per la bellezza e i colori variopinti riferibili alle farfalle diurne, ma che comprendono anche specie meno vistose capaci di causare vari tipi di danni. I Lepidotteri costituiscono uno degli Ordini più rappresentativi nell’ambito degli Insetti con circa 200.000 specie conosciute nel mondo. Lo sviluppo di questi esapodi prevede in generale una metamorfosi completa che si realizza attraverso 4 fasi distinte:

uovo – larva(=bruco) – crisalide – adulto.

Tra i Lepidotteri sono note diverse specie che costituiscono importanti indicatori della qualità dell’ambiente e sono pertanto utilizzabili negli studi sulla biodiversità degli ecosistemi, sia specie che a motivo di fattori di scompenso favorevoli alle loro infestazioni possono interagire anche pesantemente con le produzioni agroforestali ed altre attività antropiche inclusi aspetti di igiene ambientale, ponendo problemi di varia natura, spesso di non facile soluzione.

A quest’ultimo esempio si possono riferire quelle specie le cui larve sono provviste di peli urticanti, cioè di appendici tegumentali in rapporto con particolare ghiandole, capaci di causare effetti dannosi sull’uomo e più in generale sugli organismi a sangue caldo.

I peli urticanti sono simili a piccoli arpioni provvisti di punte laterali dirette verso l’apice, i cui effetti derivano dal sommarsi di un’azione fisica, dovuta alla loro particolare conformazione, con l’attività chimica di proteine solubili, liberate a seguito della rottura del pelo.

Dette strutture sono generalmente lunghe 0,10-0,15 mm e quindi di dimensioni molto più piccole dei normali peli visibili ad occhio nudo e sono disposte sul corpo delle larve in aree ben delimitate dette “specchi”, la cui morfologia e distribuzione è caratteristica per ciascuna specie. Gli specchi raggiungono la massima ampiezza nelle larve prossime alla maturità, che possono portare centinaia di migliaia e talvolta milioni di peli urticanti.

La Processionaria del Pino, temuto ospite di Conifere anche nella Regione Mediterranea, è una farfalla che da giovane allo stadio di bruco si nutre degli aghi dei pini e dei cedri, costruendo sulla chioma delle piante grossi e vistosi nidi biancastri. I bruchi della Processionaria del pino sono provvisti di peli urticanti e raggiungono di norma la maturità a fine febbraio-aprile, quando abbandonano definitivamente i nidi scendendo dalle piante lungo i tronchi in lunghe processioni in fila indiana per interrarsi ad alcuni centimetri di profondità, in attesa di trasformarsi in estate in farfalle. In considerazione della pericolosità di questo Insetto, si raccomanda nei prossimi mesi di non avvicinarsi o toccare nidi e file di larve che abbandonano i pini e soprattutto di non effettuare interventi di lotta con mezzi di fortuna, senza idonei dispositivi di protezione individuale.

Si ricorda che per la Processionaria del Pino è in vigore un Decreto Ministeriale di Lotta Obbligatoria (DM 30 ottobre 2007 – Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa (Den. et Schiff). (GU n. 40 del 16-2-2008).

Ulteriori informazioni:

http://meta.arsia.toscana.it/meta/images/pdf/ARSIA_Processionaria_pino.pdf

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-90b41fd3-d316-4f1d-97a3-7aa991e8ad93.html