L’entomologia di sanità pubblica – operatori SSN in aggiornamento

Pubblicato in data: 10 settembre 2019

di Alessandro Maria Di Giulio

corso teramo

Inizierà domani 11 settembre a Teramo e proseguirà fino al 13 la prima fase del corso di aggiornamento  “Rafforzare la formazione in entomologia di sanità pubblica degli operatori dell SSN: identificazione, metodiche di sorveglianza e di controllo”. Il corso si terrà al Centro Internazionale per la Formazione e l’Informazione “F. Gramenzi” (CIFIV) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ” “G. Caporale” di Teramo.

Come riferito nella scheda di presentazione, “L’Istituto Superiore di Sanità, in partenariato con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, la Regione Emilia- Romagna e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia- Romagna, ha stipulato un Accordo di collaborazione con il Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, per la realizzazione del progetto.”
Obiettivo primario di tale iniziativa – continua la presentazione, è il rafforzamento delle competenze degli operatori del SSN (e non) in entomologia di sanità pubblica, attraverso percorsi formativi di carattere teorico-pratico finalizzati a formare figure professionali che saranno quindi parte attiva del processo di rafforzamento dell’entomologia di sanità pubblica. 
La motivazione dell’iniziativa  è dovuta al fatto che “Le malattie trasmesse da vettori rappresentano un importante problema di sanità pubblica: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno causino oltre 1 miliardo di casi umani ed 1 milione di morti. In Italia sono presenti sia malattie trasmesse da vettori autoctone, come la malattia di West Nile che nel 2018 ha causato 595 casi di infezione nell’uomo con 238 forme neuroinvasive, la leishmaniosi viscerale e la leishmaniosi cutanea, sia malattie trasmesse da vettori prevalentemente di importazione, come Chikungunya, Dengue e Zika. Sempre più spesso, tuttavia, sia a livello nazionale che europeo, queste ultime causano focolai autoctoni, anche di dimensioni rilevanti, come nel caso dell’outbreak da virus Chikungunya verificatasi in Italia nel 2017, durante la quale sono stati notificati oltre 400 casi totali.”
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CCM Entomologia_19_Progetto didattico