Luglio

Pubblicato in data: 15 luglio 2022

Zanzara tigre mettiamola in trappola.
di Alessandro Maria Di Giulio

bidoni zanzare

Il clima è particolarmente asciutto questa estate e i focolai di zanzare negli ambiti pubblici sono generalmente minori rispetto agli anni passati. Ma nei giardini delle abitazioni e in diverse attività, come nei vivai, si possono riscontrare luoghi di sviluppo delle larve di zanzare, come ad esempio le vasche per le piante acquatiche.

In tutti gli orti e giardini dobbiamo eliminare i contenitori che hanno acqua scoperta, come i bidoni e secchi che a volte sono stati lasciati in giro, che consentono la deposizione delle uova delle zanzare. In generale dobbiamo svuotare o drenare tutti i contenitori nei quali l’acqua possa rimanere per alcuni giorni (4-5 giorni) e impedire che riempiano di nuovo. Nei sottovasi mettiamo la lettiera dei gatti, assorbe l’acqua e non si sviluppano più le larveMettiamo mensilmente del prodotto larvicida nelle caditoie dei tombini presenti nei piazzali privati. Il larvicida si acquista in farmacia e nei negozi di prodotti per l’agricoltura.
Proteggiamoci inoltre con repellenti per il corpo, quando si soggiorna in giardino e all’aperto in genere.

Introduciamo infine pesci rossi nelle vasche ornamentali. Le larve di zanzara sono un buon cibo per loro!

 

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Ma possiamo fare anche di più per limitare la presenza delle zanzare tigre nei nostri giardini. Possiamo fare le “Zanzere” le trappole fai-da-te per far deporre le uova alle zanzare in modo che la popolazione di zanzare non aumenti a dismisura come sta avvenendo adesso. Seguiamo le istruzioni e mettiamo almeno quattro trappole intorno a casa, nel perimetro della recinzione, all’ombra di una siepe e leggermente interrate. Dopo una decina di giorni dalla collocazione vedremo le prime larve e poi troveremo all’interno anche le zanzare adulte che svolazzano ma che non possono uscire.
trappola-per-zanzare-fai-da-te podis

2022

 

 

Ricordiamo che le zanzare non sono in grado di trasmettere il SARS-CoV-2, ma possono trasmettere altri virus come Il West Nile Virus, a carico delle zanzare del genere Culex, meglio conosciuto come  Febbre del Nilo occidentale. Come riferito Bollettino N. 4 del 13 luglio 2022   dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” (Izs Teramo)  dall’inizio di giugno 2022 è stato segnalato in Italia il primo caso confermato di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo che si è manifestato nella forma neuro-invasiva in Veneto nella Provincia di Padova. Nello stesso periodo non sono stati segnalati casi confermati di Usutu virus. L’attività di sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del WNV in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna e quindi bisogna attivare i protocolli di controllo dei focolai di zanzare del genere Culex ed i trattamenti per il controllo delle larve.

ordinanza PERUGIA

epicentro – west nile

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