di Emanuele Roscini
MISURE PREVENTIVE CONTRO LE ZANZARE (AEDES ALBOPICTUS , CULEX PIPIENS E ANOPHELES) E LE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORE
ANTICIPATA L’ENTRATA IN VIGORE DELL’ORDINANZA NEL 2023
Anticipata al mese di Marzo l’entrata in vigore dell’ordinanza per i comuni del territorio della USL Umbria 1.
Questa scelta è stata dettata dai dati raccolti negli ultimi anni, sottolineando come uno scenario completamente nuovo si stia disegnando in tutto il Mondo: i cambiamenti climatici ormai stanno spostando, verso i poli, la diffusione di specie tropicali di zanzare (incluse quelle di diverse malattie infettive) verso le nostre latitudini
Come riportato da Fanpage, per la Georgetown University Medical Center di Washington “lo spostamento compiuto dalle zanzare africane portatrici della malaria (Anopheles spp.) negli ultimi 120 anni si stanno rapidamente diffondendo in nuove aree, guadagnando una media di 6,5 metri all’anno in termini di altitudine e spostandosi di quasi 5 km all’anno a sud dell’equatore; nello stesso arco temporale, il pianeta è diventato di 1,2 °C più caldo rispetto al periodo pre-industriale.”
I ricercatori, come descritto dal Biology Letters, hanno calcolato che l’espansione delle specie di Anopheles è stata, in media, di oltre 500 km verso sud e 700 m in altitudine nel corso del XX secolo, collocando tale diffusione tra gli impatti dei cambiamenti climatici con più conseguenze sulla biodiversità africana che siano mai stati osservati fino ad oggi.
Inoltre Colin Carlson, assistente professore del Center for Global Health Science and Security presso il Georgetown University Medical Center e autore principale dello studio, ha affermato che lo scenario che ci troviamo davanti è “esattamente ciò che ci aspetteremmo di vedere se il cambiamento climatico aiutasse queste specie a raggiungere le parti più fredde del continente – Il fatto che le zanzare si stiano diffondendo in queste aree per la prima volta, potrebbe aiutare a spiegare alcuni recenti cambiamenti nella trasmissione della malaria che altrimenti sarebbero stati difficili da far risalire al clima”.
Fondamentale, come abbiamo ripetuto anche negli anni precedenti, è prevenire ogni situazione di rischio rimuovendo l’acqua stagnante (sottovasi, contenitori irrigui scoperti, ecc) contribuendo alla lotta alle zanzare limitandone la diffusione e, di conseguenza, la trasmissione di malattie da vettore.
Leggi l’ordinanza:
ORDINANZA PERUGIA
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