Ricino

Pubblicato in data: 12 luglio 2015

Ricino

L’Atropa Ricinus communis L. o Ricino

(Fam. Euphorbiaceae)

di Aldo Ranfa

Vita da Ricino

Morfologia

Specie erbacea, annuale o perenne, in coltura con radice fittonante e fusto eretto, nelle regioni temperate. Nelle regioni tropicali e subtropicali si comporta da arbustiva od arborea ed arriva fino a 10 m d’altezza. Le foglie, alterne, sono grandi e palmatosette in pratica con 7-11 incisioni profonde che giungono fino alla base del lembo (peltate). I fiori, unisessuali per riduzione dall’ermafroditismo, sono portati in infiorescenze a pannocchia terminali, nella parte inferiore quelli maschili e, nella porzione apicale, quelli femminili. I fiori maschili, inferiori, sono regolari senza petali e con numerosi stami ramificati, i fiori femminili, superiori, sono regolari con calice e corolla caduchi e con 3 stili bifidi e di colore rosso. I frutti, derivanti da un ovario supero, sono formati da capsule subsferiche. I semi sono a forma di fagiolo ma con macchie marmorizzate che ne permettono l’inconfondibilità. Fiorisce da luglio ad ottobre.

Ecologia e distribuzione

Il Ricino si trova in Italia solamente coltivato per l’olio che vi si ricava e per scopi ornamentali. Originario dell’India, spesso lo ritroviamo inselvatichito da 0 a 300 m s.l.m

Curiosità

Il nome del genere deriva dal latino “ricinus=pidocchio, mora, zecca” per la somiglianza del seme con la zecca. Il termine specifico esprime la diffusione comune della specie.
N.B.: Il Ricinus communis L. var. africanus (Willd.) Parl., con accentuate colorazioni bronzee, è la varietà coltivata per scopi ornamentali.

Usi popolari e rimedi

Per la presenza di ricinoleina, l’olio di ricino è utilizzato per le sue qualità di purgante dolce e costante. Nella preparazione dell’olio di ricino (40-56% dei semi), ottenuto per pressione a freddo, la ricina, sostanza tossica e pericolosissima, viene eliminata, rimanendo nei pannelli.

Bibliografia

  • Bulgarelli G., Flamigni S., 2014 – Le piante tossiche e velenose. Hoepli Editore, Milano.
  • Leporatti M.L., Posocco E., 1996 – Piante pericolose. Japadre Editore. L’Aquila
  • Ranfa, A., 2014 – Piante amiche e nemiche dell’uomo. 2a Edizione. Ali&no Editrice, Città di Castello, Perugia.
  • Stary F., Berger Z., 1987 – Piante velenose. Istituto Geografico De Agostini, Novara
  • Woodward L., 1985 – Piante velenose. Priuli & Verlucca Editori.

Sitografia

Dott. Aldo Ranfa

Aldo Ranfa
Esperto: Piante di interesse sanitario

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