Zanzara cure e rimedi

Pubblicato in data: 18 aprile 2016

zanzara tigre in azionedi Danilo Assalve

Cosa fare in caso di puntura

La zanzara è un Dittero ematofago, in Italia sono presenti essenzialmente due specie: Culex pipiens, Aedes albopictus.  C. pipiens è la più comune zanzara italiana, questo insetto è ubiquitario e si caratterizza per un’attività crepuscolare e notturna.  A. albopictus , conosciuta come “ la zanzara tigre” per il tipico aspetto maculato del corpo. Questa specie, originaria del Sud Est asiatico, si è rapidamente diffusa in Italia colonizzando aree urbane e rurali. La zanzara tigre, a differenza di quella comune, ha una  maggiore aggressività, pungendo durante tutta la giornata ma in prevalenza durante la fase diurna. Solo le femmine delle zanzare sono ematofaghe, infatti necessitano di sangue per la maturazione delle uova.  Le punture delle zanzare inducono delle lesioni eritemato papulo pomfoidi, centrate da una minuscola lesione crostosa ematica, fortemente pruriginose ed urenti. Le lesioni sono determinate da sostanze irritanti presenti nella saliva di questi insetti, quelea da zanzara tigre sono più violente e sintomatiche. L’intensità della sintomatologia è anche influenzata dalla reattività personale, in genere i soggetti atopici ( allergici ai pollini) presentano lesioni più violente. Dal punto di vista sanitario le zanzare sono conosciute come potenziali vettori di numerose malattie virali e parassitarie ( malaria, filariasi …).  In Italia, la zanzara tigre è stata riconosciuta vettore, in sporadici casi,  del virus Chikugunia (  sindrome simil influenzale che raramente si può complicare con un’encefalite) . La zanzara comune, in rari casi, è risultata essere il vettore del virus West Nile, l’infezione decorre in forma benigna , solo raramente evolve verso un’encefalite e/o meningite. Le lesioni da zanzara, anche se fastidiose, tendono a guarire spontaneamente. In caso di reazioni multiple o  di intenso prurito e bruciore, le applicazioni di creme a base di steroidi o all’ossido di zinco migliorano la sintomatologia. Gli antistaminici sistemici, mai per uso topico, riducono la sintomatologia pruriginosa, la terapia cortisonica sistemica , di 1 – 2 gg, solo in caso di molteplici lesioni, molto violente ( edemi del volto) e sintomatologia sistemica intensa.  La prevenzione gioca un ruolo importante. L’uso di indumenti di colore chiaro e di cosmetici profumati riduce il rischio di punture di insetto. I repellenti chimici attualmente più utilizzati sono la Dietiltoluamide ( DEET) e la picaridina ( KBR 3023). La DEET  forse è la più efficace, a causa del suo potenziale assorbimento è controindicata sotto i 12 aa.  La Picaridina, invece, può essere utilizzata in bambini sopra i 2 aa. Molto diffuso è l’uso di repellenti a base vegetale: citronella, olii essenziali di cedro, di menta piperita, di geranio, di verbena, purtroppo la loro efficacia è molto breve, meno di un’ora.

 

Danilo Assalve

Danilo Assalve

Esperto: Diagnosi e terapia puntura organismi infestanti e fitodermadite

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