Mosca

Pubblicato in data: 20 agosto 2015

moscaLe mosche

di Luciano Toma

Vita da Mosca

La mosca domestica (Musca domestica) è un insetto dell’ordine dei Ditteri, appartenente alla famiglia dei Muscidi. La specie si riproduce deponendo le uova all’interno di qualsiasi materiale di natura organica in decomposizione. Il ciclo di sviluppo, che dura circa 10 giorni, è molto rapido per la velocità con cui le larve raggiungono lo stato di adulto, diventando a loro volta capaci di riprodursi. Una mosca in condizioni ambientali adatte è in grado di vivere in media 8-10 giorni durante i quali è in grado di deporre fino a 1000 uova (circa 500 in gruppi da 150-200 ciascuno, in media ogni 3-4 giorni). Comunque la durata del ciclo varia soprattutto in funzione della temperatura.

Il ciclo biologico della mosca domestica si svolge attraverso uno stadio di larva terricola (3 età larvali), uno stadio di pupa e uno di adulto.

Le uova hanno forma oblunga, misurano tra 1-1,2 mm e di colore bianco opaco. Gruppi di uova vengono deposti dalla femmina su materiale organico in putrefazione, umido ma non liquido. La schiusa delle uova avviene a temperature superiori ai 13°C e non sono più vitali a temperature sotto gli 8°C.

Le larve hanno un corpo snello e cilindrico, schiacciato nella estremità anteriore e arrotondato in quella posteriore, completamente privo di appendici, temono la luce, preferiscono una temperatura intorno ai 35°C e amano una umidità piuttosto elevata. Durante il primo stadio la larva cresce da 1 a 3 mm, durante il secondo da 3 a 5 mm e durante il terzo da 5 a 12-13 mm.

La mosca comune adulta è un insetto di 7-8 mm, con torace striato nero e grigio. L’addome è giallastro con una striscia scura dorsale e la quarta venatura alare è piegata ad angolo nella parte distale. Si tratta di insetti diurni, attivi solamente durante il giorno o in presenza di luci artificiali, mentre nell’oscurità, e a temperature inferiori ai 15°C, sospendono ogni movimento.

Importanza sanitaria

La mosca domestica è un potenziale agente per la trasmissione di infezioni enteriche, quali dissenterie, diarree infantili, febbri tifoidi e altre salmonellosi, colera e malattie infettive, come l’epatite virale o parassitarie come alcune elmintiasi (imenolepiasi) o protozooasi (amebiasi).
Le mosche vengono in contatto con substrati infetti (feci, escreti, ecc.) e contaminano meccanicamente il cibo e gli utensili dell’uomo trasportandovi agenti patogeni quali batteri, virus, protozoi, uova di elminti; questi possono essere veicolati sia esternamente (con l’apparato boccale e la peluria delle zampe e del corpo), sia internamente, nell’esofago o nel tratto intestinale dell’insetto. Fortunatamente almeno i patogeni trasportati all’esterno sopravvivono per poco tempo, specialmente se esposti alla luce diretta del sole.
All’interno della mosca, invece, alcuni di questi possono sopravvivere anche per giorni ed essere trasmessi quando l’insetto rigurgita o defeca. Oltre alla capacità di trasportare patogeni le mosche sono in grado di causare grossi fastidi legati semplicemente alla loro presenza fisica (azione molesta). Inoltre quando si raggiungono alte densità di mosche all’interno dei ricoveri zootecnici, si possono avere seri danni economici come la ridotta produzione di latte da parte del bestiame infastidito.

Tra le malattie trasmesse dalle mosche vanno ricordate:

Infezioni batteriche

  • Shigellosi. Si tratta di dissenterie batteriche che possono diventare anche gravi, soprattutto nei bambini. Bastano 100 batteri del genere Shigella per determinare la malattia nell’uomo.
  • Salmonellosi (febbri tifoidi-paratifoidi, enteriti varie). Meno importante in questo caso il ruolo vettore giocato dalla mosca, anche per via della carica batterica necessaria per determinare la malattia che è molto più alta di quella richiesta nella Shigellosi.
  • Colera. La trasmissione del colera è ritenuta possibile ma piuttosto rara

Infezioni da protozoi

  • Amebiasi intestinale (dissenteria amebica) e toxoplasmosi.

Infezioni da elminti

  • Vermi intestinali quali ossiuri (Enterobius vermicularis), ascaridi (Ascaris lumbricoides), il tricocefalo (Trichuris trichiura), strongiloidi (Strongyloides stercoralis) e le tenie (Taenia spp e Dipylidium caninum).

Infezioni virali

  • Le mosche sono in grado di trasmettere anche i virus, sebbene il ruolo nella trasmissione di questi agenti patogeni non sia ritenuto di grande importanza epidemiologica. In particolare, si tratta dei virus responsabili di intossicazioni alimentari e dell’epatite virale di tipo A.

Dott. Luciano Toma

Luciano Toma
Esperto: Zanzare, zecche, scorpioni, mosche e blatte

Approfondisci

Leggi anche