Scoiattolo grigio

Pubblicato in data: 7 settembre 2015

scoiattolo-grigioScoiattolo grigio – Sciurus carolinensis

di Daniele Paoloni

Vita da scoiattolo grigio

Lo scoiattolo grigio americano (o più semplicemente, scoiattolo grigio) è inserito nella lista dell’Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN) che identifica le 100 specie alloctone invasive più pericolose a livello mondiale. Originario del continente nord-americano, è stato introdotta in Europa (Italia ed Isole Britanniche), Sud Africa ed Australia. Specialmente in Europa la specie fin dalla sua introduzione è divenuta invasiva, andando a competere con l’autoctono scoiattolo rosso, causandone localmente l’estinzione.

Lo scoiattolo grigio, è una delle molte specie di scoiattoli arboricoli naturalmente presenti nel continente nord-americano. Di media taglia (può raggiungere anche i 700 grammi) e con abitudini diurne, lo si può vedere muoversi oltre che tra le chiome degli alberi anche frequentemente a terra.
Il mantello è sempre di colore grigio brillante, con parti (variabili per forma ed intensità della colorazione) rosso mattone su muso, dorso, zampe e fianchi. Il ventre è bianco. Non presenta mai ciuffi auricolari. La coda, che ha importanti funzioni, quali bilanciere nella corsa e nei salti, protezione termica durante l’inverno, segnale di avvertimento per conspecifici e predatori, è di colore marrone grigio-argento e possiede due caratteristiche bande laterali bianche.
Questi ultimi due caratteri morfologici (mancanza di ciuffi auricolari e coda), sono quelli maggiormente diagnostici rispetto all’autoctono scoiattolo comune (o rosso).
Lo scoiattolo grigio è diurno con picchi di attività giornalieri che interessano le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio. In inverno la specie non va in letargo, ma riduce notevolmente la sua attività concentrandola nelle ore più calde della giornata.
La femmina di scoiattolo grigio partorisce mediamente 2-3 piccoli dopo 44 giorni di gestazione. Gli accoppiamenti avvengono a dicembre-febbraio e maggio-giugno.

L’introduzione dello scoiattolo grigio in Europa rappresenta uno dei casi più conosciuti e studiati di invasione biologica. La specie alloctona tende a sostituire, attraverso un complesso processo di competizione interspecifico (esclusione competitiva), l’autoctono scoiattolo rosso.
In Italia, lo scoiattolo grigio è presente attualmente in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto ed Umbria. La prima introduzione di scoiattolo grigio avvenne 10 nel 1948 in Piemonte, quando due coppie, furono rilasciate in un giardino privato presso Stupinigi, in provincia di Torino. Nel 1966, cinque animali vennero rilasciati nel parco di Villa Groppallo a Genova Nervi. In Lombardia, la specie è localizzata prevalentemente nella porzione centro-occidentale della regione, anche se diverse popolazioni sono state rimosse grazie al Progetto LIFE EC-SQUARE (www.rossoscoiattolo.eu ). In Veneto la specie è presente nella città di Padova e in Umbria nella città di Perugia.
In Umbria, lo scoiattolo grigio si rinviene nell’area urbana e peri-urbana di Perugia. Le dinamiche dell’introduzione, pur non chiarissime, fanno ipotizzare dei rilasci nell’area di Monte Malbe intorno agli anni 2000. Da qui, l’espansione è proseguita in direzione nord-est, raggiungendo la porzione orientale della città di Perugia (zona Borgo XX Giugno – Via Tuderte). L’area di presenza dello scoiattolo grigio è stimata, ad oggi, in almeno circa 50 km2.
Alcune segnalazioni di scoiattolo grigio provengono, inoltre, dall’Alta Valle del Tevere, tra Città di Castello e Trestina; è necessario verificarle al più presto, considerando che potrebbe trattarsi di un’ulteriore rilascio e, quindi, di una nuova popolazione.

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Collegamenti a link o a schede di maggiore approfondimento – www.usavereds.eu

Dott. Daniele Paoloni

Daniele Paoloni
Esperto: Gestione e conservazione scoiattoli

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